Sabato 23 gennaio 2016, alle 21, l’Auditorium di Casa della Musica ospita GadjoRom quartet con Ionel Fedescu alla fisarmonica, Paolo Bernetti alla tromba, Riccardo Morpurgo al pianoforte e Alessandro Turchet al contrabbasso.
In questa occasione il gruppo attinge materia musicale dalla tradizione rumena di origine Rom: melodie e ritmi tipici dell’ Europa dell’est vengono arrangiati e interpretati in un contesto jazzistico e improvvisativo.
L’ intento è di sottolineare i punti di forza di linguaggi apparentemente diversi ricercando un’ unità musicale che vada al di là delle differenze culturali.

IL PROGETTO
GadjoRom è l’unione di due termini che in gergo romanì significano “non Rom” (gadjo) e Rom ovvero appartenente alla cultura romanì.

Questo è il nome scelto da un collettivo di musicisti che si sono incontrati a Trieste e più precisamente nell’ ambiente della musica di strada. Il gruppo si è formato principalmente intorno alle figure di tre musicisti di origine Rom: il fisarmonicista Ionel Fedescu, il violinista Juraj Berky e il chitarrista Tibor Plesko. Per diversi anni il gruppo è cresciuto nelle piazze della cosiddettà città vecchia a Trieste. Negli anni la formazione è diventata piuttosto eterogenea sia per quanto riguarda i componenti sia per la scelta e il continuo rimescolamento del repertorio.

Nel 2013 è stato registrato un primo documento della collaborazione di questi musicisti con altri musicisti locali: il disco Murka Swing del gruppo Shukar quartet. Nel 2015 è stato registrato un’altro disco sotto il nome di Lace Prala live at Lipuri sounds studio. Quest’ultimo è stato presentato in un’ intervista alla trasmissione Riveberi presso la sede Rai di Trieste.

I MUSICISTI

Ionel Fedescu è un fisarmonicista Nato in Romania e residente da sette anni a Trieste.
Impara a suonare la fisarmonica all’ età di 5 anni sotto la guida di suo nonno anch’egli musicista. Per molti anni si muove tra Romania, Francia e Germania suonando con orchestre e musicisti tra i migliori della Romania.

 

Alessandro Turchet è un contabbassista di Pordenone molto attivo soprattutto sulla scena jazzistica italiana. Inizia lo studio del basso elettrico sotto la guida del M° Piero Cescut per poi intraprendere lo studio del contrabbasso sotto l’egida dei Maestri Romano Todesco, Mauro Muraro, Fabio Serafini e Franco Feruglio. Approfondisce in seguito lo studio del linguaggio Jazz con il M° Marc Abrams. Partecipa a diverse collaborazioni discografiche incidendo con Glauco Venier, Massimo De Mattia, U.T. Gandhi e altri ancora.

 

Riccardo MorpurgoInizia lo studio del pianoforte classico nel 1980. Frequenta il conservatorio di Trieste “G.Tartini” e si diploma al Conservatorio di Udine J.Tomadini nel 2007.
Frequenta vari corsi di specializzazione tra i quali il “Corso di specializzazione professionale per esecutori di musica contemporanea” presso la Fondazione Siena Jazz e quello di “Alta qualificazione professionale per musicisti di jazz” sponsorizzato dalla Comunità Europea.
Ha collaborato con molti musicisti noti della scena jazzistica italiana ed europea quali:  Pietro Tonolo, Giovanni Maier, U.T.Gandhi, Mark Abrams, Daniele D’Agaro, Francesco Bearzatti e altri ancora. Incide numerosi dischi tra i quali “Answering”, per l’ etichetta Caligola records e “ As it is” per la Palomar records. Nel 2015 pubblica l’album “Lemniscata” con il quintetto a suo nome.

 

Paolo Bernetti inizia la sua formazione musicale all’ età di 14 anni presso la formazione bandistica Viktor Parma con il Maestro L. Pegan. Nel 1996 viene ammesso al corso di tromba del Conservatorio G. Tartini di Trieste dove studia prima con il Maestro M. Bellucco e in seguito con il Maestro M. Morosini. Nel 2005-2006, in seguito all’ ottenimento di una borsa di studio, frequenta la Folkwang Hochschule di Essen (Germania) studiando con il Maestro U. Beckerhoff. Durante lo stesso periodo frequenta seminari tenuti da Kenny Wheeler, Cecil Bridgewater, Uri Cane, Fred Hersh, Keith Tippett.
Nel 2006 consegue la laurea in jazz presso il Conservatorio G. Tartini.
Nel 2014 pubblica per la Palomar Records l’ album “Cose” del Pibeta Quartet.