Nel prossimo mese di aprile avrà inizio il laboratorio sulle tradizioni e i codici espressivi della musica africana che sarà curato da Jacques Honore Djedje (Nah Jay-Jay) e sarà parte attiva delle attività di Casa della Musica.

Il laboratorio si  rivolge a tutti coloro (musicisti, compositori, danzatori, coreografi, studiosi ed appassionati) che desiderano conoscere o approfondire i contenuti  dell’arte e dell’espressività del continente africano, nei loro aspetti teorici, pratici e storici.

La struttura del Laboratorio è articolata in tre moduli suddivisi in tre mesi, e le lezioni avranno cadenza settimanale. Il calendario potrà essere concordato con i partecipanti a seconda delle loro necessità.

L’introduzione prevede un corso teorico-pratico sui ritmi e sugli aspetti melodici dei vari  territori africani: più nello specifico, poi, viene affrontata la metodologia per lo studio dei ritmi pari e dispari e dei modi melodici nella musica africana e vengono analizzate loro applicazioni nella musica occidentale (Il canto ritmico prima della sua riproduzione / L’aspetto di comunicazione fra lo spirito e il corpo nell’espressione dei sentimenti: l’uso del canto ritmico e l’aspetto di comunicazione fra spirito e corpo nell’espressione dei sentimenti all’interno di un processo armonico / Il rapporto fra melodia e timbro vocale / Il canto modale).

 

Seguiranno una serie di ascolti delle musiche folkloristiche della Costa d’Avorio e dei paesi confinanti (Ghana, Burkina Faso, Mali, Guinea, Liberia): anche in questo caso il docente valuterà, a seconda degli interessi degli iscritti, la modalità e le scelte degli ascolti. 

 

Il corso si concluderà poi con delle esercitazioni pratiche con dei gruppi strumentali (percussioni, basso, piano, canto o altri strumenti, a seconda delle scelte dei partecipanti) e altrettante esercitazioni sui ritmi attraverso il movimento corporeo.

 

Nah Jay-Jay è musicista, autore, compositore e poeta. Diplomato all’Istituto delle Arti di Abidjan, nella repubblica di Costa d’Avorio, prosegue la sua esperienza formativa ed artistica in Francia, dove si perfeziona e si distingue come ricercatore delle arti in via di estinzione, e dove ha la possibilità di collaborare con molti illustri musicisti ed artisti dei diversi continenti. Innamorato dei ritmi tradizionali poco conosciuti nella cultura occidentale, Nah Jay-Jay si ritira in spazi lontani dalla modernità per immergersi nell’antico patrimonio storico e culturale africano che sta scomparendo: proprio da esso trae i motivi d’ispirazione e suggestione per i suoi progetti artistici.
Aperto ad ogni influenza e convinto assertore dell’universalità dell’arte, come testimoniano le sue opere, Nah Jay Jay non esita a lasciarsi guidare dal desiderio di trasmettere i risultati delle sue approfondite ricerche sui metodi e sui codici espressivi delle diverse forme artistiche del continente africano e di reinterpretarli usando gli strumenti contemporanei della civiltà europea.

 

Info: tel. 040 307309 / info@scuoladimusica55.it