Mercoledì 22 luglio, in piazza Hortis a partire dalle ore 21.00, il festival TriesteLovesJazz presenta il trio di Neil Angilley (Neil Angilley, pianoforte; Davide Giovannini, voce e percussioni; Davide Mantovani, basso). Neil Angilley è nato in Cornovaglia e si è occupato da sempre di musica (nella discografia e come artista) collaborando con i migliori musicisti di latin jazz. Ha formato recentemente un proprio latin jazz trio e sta lavorando a un album con Laurence Cottle & Nic France. Negli ultimi undici anni Neil ha suonato le tastiere con Vanessa Mae ed è stato accompagnatore e direttore in ambito classico. Ha lavorato tra gli altri con James Galway, Steve Martland e come compositore ha scritto per il suo trio, musiche per film e brani per Down to the Bone (Grammy Award), David Benoit, Richard Elliot. In Gran Bretagna ha suonato con Jeff Wayne in The War of the Worlds con il quale è in tour per tutto il 2009.
Una presenza d’eccezione, al suo fianco, è Davide Giovannini, nato a Trieste, ma da anni residente a Londra e apprezzato artista dello scenario musicale inglese.

Giovannini vive a Londra dal 1991 e da allora suona con moltissimi musicisti nell’ambito dei più diversi generi: dal R&B, all’HipHop, al Pop, ma anche nel genere AfroCubano, Brasiliano, rock, jazz e funk. Ha lavorato al fianco di artisti come Steve Winwood, Bjork, Paul Mc Cartney, Toninho Horta, i Cubanismo, James Galway, Eumir Deodato e molti altri. Con Neil Angilley suona da molto tempo, e il progetto Vertente, concepito assieme, risale già al 2002. Insieme hanno registrato due singoli (Chuva, Tanto Tempo).

 

A seguire, la serata si conclude con il tocco mitteleuropeo dell’Alpe Adria Jazz Ensemble, fondato diversi anni fa su iniziativa della sede Carinziana dell’Alpe Adria Geschäftsstelle. Composto da cinque artisti di primo piano (Michael Erian, Jure Pukl e Nevio Zaninotto ai sax, Renato Chicco all’organo, Andras Mohay alla batteria), provenienti da diverse aree della Comunità (Italia, Slovenia, Austria, Ungheria), il gruppo nelle sue interpretazioni lascia trapelare le atmosfere e i sapori delle rispettive terre d’origine, pur dedicandosi anche al repertorio più classico e internazionale del jazz d’oltreoceano. Michael Erian, saxofonista austriaco, ha un solidissimo percorso di studi classici ed è leader di diverse formazioni, tra cui Michael Erian Quintett, Michael Erian – Olaf Stötzler Quartett; ha partecipato a diversi festival in tutta Europa e accosta all’attività di interprete anche quella di compositore; Jure Pukl, formatosi tra Maribor e Vienna, si è specializzato – come anche Michael Erian – con John Ruocco al Queen’s Conservatory in Den Haag, al Berklee College di Boston e all’Università di Musica di Graz; ha vinto molti premi in Slovenia e, tra le sue collaborazioni, vanta nomi quali Maceo Parker, Aaron Goldberg, Jeremy Pelt, Don Menza, Massimo Biolcati, Leo Genovese, Miles Griffith, Renato Chicco, Lee Harper. Nevio Zaninotto non ha certo bisogno di molte presentazioni in regione: sassofonista dall’attività instancabile, è stato ed è leader di molte formazioni, è insegnante, compositore, arrangiatore e anima l’attività musicale dell’orchestra jazz Big Band Città di Udine. Accanto ai tre fiati, il pianista Renato Chicco, riconosciuto a livello nazionale ed internazionale, che ha collaborato con i più  grandi esponenti della scena jazzistica internazionale (Lionel Hampton, Jerry Bergonzi, Jon Hendricks, Wynton Marsalis, Benny Golson); e Andras Mohay, batterista della migliore scuola ungherese, noto in tutta Europa, che ha suonato nei principali festival.

   

 Giovedì 23 luglio, sempre in piazza Hortis alle ore 21.00, un triplo appuntamento è in scena al Festival. Inizia la serata il Casual Cluster Quintet (Alessandro Gianoglio, chitarra; Donato Riccesi, sax; Giuliano Esposito, pianoforte; Andrea D’Ostuni, batteria; Paolo Amodio, basso): protagonista dello scenario jazz nazionale, il Casual Cluster è un enesmble che fa dell’innovazione la propria cifra caratteristica nelle proprie interpretazioni: il suo repertorio spazia dal jazz tradizionale al moderno, da Sonny Rollins e Wayne Shorter, fino a Pat Metheny, senza mai abbandonare un sound originale e ricercato. Proseguono i Fankalooba (Giovanni Cigui, sax; Emanuele Grafitti, chitarra; Giovanni Gregoretti, basso; Anselmo Luisi, batteria), giovani musicisti triestini (tra essi il vincitore del premio Franco Russo, appena assegnato a Emanuele Grafitti) pieni di talento, grinta ed energia entusiasmante per un repertorio di jazz elettrico. Conclude la serata il gruppo Smooth Project (Domenico Lobuono, chitarra; Giovanni Vianelli, pianoforte; Mario Cogno, basso; Lorenzo Fonda, batteria): band nata nel 2008, fa una musica che si ispira al cosiddetto L.A. sound e a musicisti come Lee Ritenour e Larry Carlton; il primo cd del gruppo, Saturday flight, registrato alla fine del 2008 e distribuito dalla CDBaby contiene tutti brani originali composti da Domenico Lobuono e sta riscuotendo un buon successo di mercato e di critica.

 

Tutti gli appuntamenti di TriesteLovesJazz sono a ingresso libero.