Julie Kench e Joanna Goldsmith (soprani), Clare Wheeler e Johanna Marshall (contralti), Christopher Jay e Richard Eteson (tenori) e Tobias Hug e Kevin Fox (bassi): questi i protagonisti del concerto di domenica 26 luglio (ancora a Piazza Unità e ancora alle ore 21.00): The Swingle Singers è il nome dell’ensemble, “uno dei più stupefacenti gruppi vocali del mondo”, come è stato definito.

“Cantare una musica eseguendola come se fosse suonata”: questo é, in breve, il motto degli Swingle Singers e questo il concetto alla base della loro attività. Il complesso, costituito da Ward Swingle agli inizi degli anni Sessanta a Parigi, poi ricomposto in occasione del trasferimento di questi a Londra, sulla base del doppio-quartetto con otto vocalisti educati secondo i canoni della tradizione corale inglese sulla quale Swingle proseguí la sua ricerca stilistica – introducendo e definendo quell’ormai inconfondibile sound che lo caratterizza – riscosse subito l’approvazione del pubblico e della critica. La tecnica vocale impeccabile, la notevole armonia e fusione dei timbri musicali, permette agli Swingles di avere un repertorio che spazia da Bach al Jazz, dai madrigalisti francesi a Duke Ellington, da Mozart a Gershwin. Hanno girato tutti i più grandi teatri e festival del mondo. In Italia hanno cantato in diverse piazze, non ultimo il Teatro Alla Scala di Milano, e con la musica contemporanea italiana hanno un rapporto privilegiato: hanno registrato la Sinfonia di Luciano Berio, diretta da Pierre Boulez ed eseguita successivamente con la New York Philharmonic; hanno eseguito, in prima assoluta, l´opera Mazepegul di Azio Corghi e, nel 1987, hanno interpretato, tra le altre, Piovanna e Blimunda, sempre di Corghi.

Il Festival torna in piazza Hortis, lunedì 27 luglio, che vede al centro della serata ICS Quartet e Castellana Soul Combo: ICS Quartet è composto da quattro musicisti che di “regionale” hanno sicuramente soltanto la provenienza geografica: Flavio Davanzo (tromba), Giuliano Tull (sax), Simone Serafini (basso); Luca Colussi (batteria) sono delle figure di riferimento assoluto per il jazz non solo dell’area del triveneto e hanno tutti in comune una straordinaria attitudine all’improvvisazione e alla ricerca di nuove formule stilistiche. In netto contrasto è lo spirito di Al Castellana & Soul Combo (Marco Vargiu, basso; Jimmy Bolco, batteria; Amir Caralic, chitarre; Stefania Camiolo, voce; Silvia Zidaric, voce; Daniele Dibiaggio, keys) che seguono nella serata: performer, autore e arrangiatore, Al Castellana è il “re” indiscusso del soul: la sua carica d’energia è incontenibile e passa con disinvoltura dagli stilemi della musica nera a quelli del rap e del rhythm&blues, rigorosamente italiani.

 

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TriesteLovesJazz 2009 – terza edizione

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