Tra le molte offerte della Scuola di Musica 55, per l’anno scolastico 2009-2010 è nel calendario anche il LABORATORIO SUL TANGO, tenuto da Josè Eduardo Poetto. Durante il corso vengono affrontati le radici musicali, l’analisi morfologica, gli aspetti ritmici, melodici e armonici del tango.

Il laboratorio si rivolge a musicisti, compositori, ballerini ed appassionati e si occupa in particolar modo degli elementi musicali del tango.

Il tango è una forma d’arte che comprende musica e danza nata a Buenos Aires (Argentina) intorno alla seconda metà dell’800.In principio il tango si affermò come musica popolare nel rapido e tumultuoso sviluppo di Buenos Aires, che in breve passò da 210.000 a 1.200.000 abitanti. I grandi autori di tango (Le Pera, Contursi, Discépolo, Solanas, Troilo, Esposito, Gardel, Filiberto, Razzano, Cobián, Cadícamo ed altri) ne fecero una musica nazionale.

La sua struttura armonica, però, è tipicamente italiana. La metà del peso culturale del tango è originaria dell’Italia. I nomi dei maggiori compositori di musica a partire dai primi anni del Novecento fino all’età d’oro, quella degli anni ’30 e ’40 (Aníbal Troilo, Juan D’Arienzo, Carlos Di Sarli ,Osvaldo Pugliese, Francisco De Caro), sono tutti figli d’italiani. Lo stesso compositore e direttore d’orchestra Astor Piazzolla era di padre pugliese.

Nel laboratorio viene approfondito l’aspetto ritmico di questo genere, tra i più ricchi e complessi della storia della musica; sono inoltre prese in esame le musiche “antenate” dal tango: la “milonga”, la “habanera” ed il “candombe”.
La “milonga” è la musica del gaucho, nata come una sfida tra due cantautori che si confrontano al ritmo di “milonga” su tantìsimi temi. E’ una musica di origine spagnola ma subisce molte contaminazioni – a causa della dominazione araba della Spagna – da parte dei ritmi del nord-africa.
Lahabanera” è originaria de L’Havana (Cuba), nell’800 principale porto di smistamento degli schiavi in tutta l’America. Le suoi origini sono africane (clave) ma negli anni subì modifiche ed influenze che la resero più “occidentale”. Il ritmo più celebre di Habanera è da tutti ricordato grazie alla celebre Aria di Carmen dall’opera di Bizet.
Il “candombe” è forse il ritmo più legato all’Africa, musica dei neri, schiavi del Rio de la Plata. Caduto nell’oblio con la liberazione degli schiavi (1813), ha contribuito fortemente alla nascita del tango quando alla fine dell’800  si è contaminato e fuso con tutte le musiche europee (in particolare italiane), portate oltreoceano dagli immigranti.

Oltre agli elementi storici, sopra accennati, il corso tratta anche nello specifico gli aspetti melodici, armonici e formali del tango

Il Maestro Josè Eduardo Poetto ha compiuto gli studi di composizione e direzione orchestrale nella Facoltà delle Belle Arti di La Plata, Argentina.
Per 13 anni è stato cantante del coro della Cappella Civica di Trieste sotto la direzione del M° Marco Soffianopulo. Negli anni 1996/97 collabora con il Conservatorio Tartini.
Sempre in questo periodo coordina corsi di musica per l’Università Popolare di Trieste.
Si esibisce in tutta la regione sia da solo in concerti di tango e musiche folcloristiche argentine come cantante accompagnandosi con pianoforte e chitarra; sia in altre formazioni, affiancato da noti musicisti come il pianista Giorgio Marega, il violinista Antonio Kozina eil bandoneonista Francesco Bruno.Collabora inoltre con il maestro di tango Pablo Furioso e con la ballerina Elisa Sorge nella produzione di esibizioni e spettacoli come “Barrio de Tango” presentato con grande successso al Festival del Tango di Udine.