Una serata appassionata e sensuale, all’insegna dei sentimenti forti e della comunicatività accesa ed espressiva: il Trio di Angelo Comisso (il pianista è affiancato da Simone Serafini al basso e da Luca Colussi alla batteria) si presenta con il romantico epiteto di “Sturm und Drang” che certo non ha bisogno di altri commenti. “Almeno c’è l’amore”, dice la bravissima e bella Anna Lauvergnac, che con il suo International Quartet assembla l’essenzialità del canto, una perfetta architettura musicale e un’espressività sincera che colpisce diritta al cuore.
Mercoledì 21 luglio il Festival riempie nuovamente piazza Hortis a partire dalle 21 con un altro doppio appuntamento: ad aprire la serata il Trio di Angelo Comisso (Angelo Comisso, pianoforte, Simone Serafini, contrabbasso; Luca Colussi, batteria) con un progetto di musica a tinte forti, senza compromessi né delicatezze: “Sturm und Drang” è il titolo della serata, ed è anche quello dell’ultimo lavoro discografico di Comisso, uscito per Blue Serge nel 2010. “La tastiera, in una metamorfosi dell’immaginazione, riesce ad assumere la completezza d’un trio e il fascino di una big band, ad innalzare un canto lirico e ad aprire le porte d’un laboratorio armonico”: così si dice del pianoforte pieno e vivido di Comisso, del suo stile che rispecchia un carattere passionale, verace e libero. Personaggio colto (pluridiplomato in vari Conservatori) e d’intelligenza vivacissima, Comisso trae spunti dal mondo classico e dalle più varie formule improvvisative. Intensa la sua attività concertistica: tra i suoi collaboratori, annovera Gianni Basso, Dusko Goykovich, Gianluigi Trovesi, Francesco Bearzatti, Kyle Gregory, David Jarh, Roberto Ottaviano, Evan Parker, Dhafer Youssef e altri. Suona stabilmente con il trombettista-compositore tedesco Markus Stockhausen in diversi progetti musicali (DUO, LICHTBLICK TRIO) e con il tubista francese Michel Godard. Collabora come pianista e compositore con il gruppo internazionale JAZZENCE di Vienna, che lavora fondendo tra loro diverse discipline artistiche (musica, arti visive, danza, teatro, poesia) e con la compagnia teatrale toscana ACCADEMIA AMIATA MUTAMENTI. Ha inciso oltre 10 cd e si è esibito per la WDR e la BBC e in molti jazz festival.
La serata continua con la cantante Anna Lauvergnac, che ritorna a Trieste con il suo International Quartet nel progetto “Unless there’s love”: accanto a lei Claus Raible al pianoforte, Giorgos Antoniou al basso, Haward Curtis alla batteria. Paolo Fresu ha così descritto questo progetto: “Rigoroso ed autenticamente classico come pochi. Anna ha costruito una complessa architettura che, assieme ai suoi straordinari compagni di viaggio e nella sua apparente semplicità, è volta solo verso la musica. Semplicemente come sempre dovrebbe essere. Semplicemente come bisognerebbe cantare.”
Anna Lauvergnac è stata per quasi un decennio la voce della più importante Orchestra Jazz Europea, la Vienna Art Orchestra. Questa lunga collaborazione l’ha portata ad esibirsi in tutti i maggiori festival Europei, e in Canada, Cina, Cuba e Brasile; contemporaneamente alle numerose tournee e incisioni con la VAO ha dato vita a numerosi progetti come band leader, registrando e suonando con musicisti del calibro di Andy Bey, Peter Bernstein, Wolfgang Puschnig, Fritz Pauer, Alegre Correa, John Di Martino, Bojan Z.
“Protégé” della grande Sheila Jordan, Anna si è conquistata la stima di grandissimi maestri del canto jazz quali Jimmy Scott, Mark Murphy e Andy Bey, ed è stata definita una delle voci più espressive del panorama jazz europeo.
I tre musicisti che l’accompagnano vantano ottime partecipazioni e illustri carriere: il pianista tedesco Claus Raible ha suonato tra gli altri con dei giganti del Jazz quali Jimmy Cobb, Art Farmer, Keith Copeland, Lewis Nash, Brad Leali, Herb Geller, Andy Bey, Ira Coleman, Ben Dixon; il contrabbassista greco Giorgos Antoniou con Cedar Walton, Phil Woods, Johnny Griffin, Benny Golson, Albert “Tootie” Heath, Alvin Queen, Billy Hart, Bobby Durham, Dado Moroni, Jesse Davis, Roy Hargrove, Benny Green, Kirk Lightsey e l’americano Rick Hollander che tra i collaboratori cita Woody Shaw, James Moody, Tim Hagans, Roy Hargrove, Brad Mehldau. L’Anna Lauvergnac International Quartet – che ha recentemente concluso una fortunatissima tournée in Svizzera, Germania e Austria e si è esibito al Festival Jazz dell’Alto Adige – unisce ad un grande livello tecnico e perfetta padronanza del linguaggio musicale la capacità di emozionarsi e di comunicare.
I concerti hanno inizio alle 21 e sono a ingresso libero.
Il programma dettagliato è anche su www.triestelovesjazz.com, su www.serestatetrieste.it