Dopo la serata di mercoledì 28 luglio in piazza Hortis che ha visto una pagina poetica e appassionata con il TsLovesJazz Trio – Rudy Linka (chitarra), Dan Fabbricatore (basso) e Gabriele Centis (batteria) sono la prova del fatto che Trieste è anche un’occasione per incontrarsi e fare buona musica – e con il Frantisek Uhlir Team – accanto al contrabbassista (che storicamente fa parte della generazione cosiddetta “La scuola Ceca del contrabbasso”), Michal Wroblewski al sax, Adam Tvrdy alla chitarra e Jaromir Helešic alla batteria – il festival attende il concerto del prossimo lunedì 2 agosto, senza purtroppo poter recuperare il concerto “Dajaloo” di Pietro Tonolo, annullato per pioggia lo scorso 29 luglio.

Lunedì 2 agosto, in piazza Hortis la serata esordisce con il Quartetto di sassofoni “Accademia”: Gaetano di Bacco (soprano), Enzo Filippetti (alto), Giuseppe Berardini (tenore) e Fabrizio Paoletti (baritono) sono i componenti del quartetto che, dal 1984 con oltre 700 concerti è considerato, nel suo genere, tra le formazioni da camera italiane più interessanti. In numerose tournée in Europa, Asia, Medio Oriente, America del Nord e Sud ha tenuto concerti in sedi prestigiose quali La Biennale di

Venezia, Mozarteum di Salisburgo). Significative sono le collaborazioni con solisti tra i quali Delangle, Canino, Damerini, Gallois, Castellani, Der Roost e con importanti compositori italiani come Morricone, Fellegara, Gentile, Mannino. Ha inciso nove compact disc per Nuova Era, Dynamic, Edipan, Iktius e BMG-Ariola e registrato per le maggiori emittenti radiotelevisive del mondo.

Termina la serata il Quintetto di Riccardo Morpurgo: Riccardo Morpurgo al pianoforte, Mirko Guerrini al sax, Walter Beltrami alla chitarra, Simone Serafini al contrabbasso e Luca Colussi alla batteria.

La cellula originaria del Riccardo Morpurgo trio incontra il sax tenore di Mirko Guerrini, noto jazzista italiano che ha già al suo attivo una lunga serie di cd e che stabilmente collabora con il pianista Stefano Bollani. A tenere alta l’intensità del suono delle voci s’aggiunge l’affascinante e misterioso suono elettrico del chitarrista Walter Beltrami per un progetto che guarda con un occhio al repertorio rock, per il suono ruvido ed il ritmo incalzante, e con l’altro al repertorio meno conosciuto della tradizione del jazz. Il terzo occhio è rivolto all’attenta trama che il gruppo riesce a disegnare con la musica e ad alcuni brani originali del pianista Riccardo Morpurgo.