Continua l’interesse di Casa della Musica / Scuola di Musica 55 di Trieste per le culture “altre”, la sua apertura verso nuove frontiere musicali e quest’anno, unitamente alla musica indiana e ai corsi di Didjeridoo offre, in collaborazione con l’Associazione Dahiry_Art, un master intensivo nel mese di novembre tutto dedicato ai CODICI ESPRESSIVI DELLA MUSICA E DELLA CULTURA AFRICANA. A tenerlo alcuni insegnanti di altissimo livello, provenienti direttamente dall’Africa. A cominciare da Jacques Honoré Djédjé (Batteria – Basso – Piano – Percussioni – Voce), già docente di musica africana alla Scuola di Musica, che per l’occasione si affianca Seydou Dao, per Djembé e Tumba e Kemossiei Isaac per il sassofono, musicisti di grande fama nel loro Paese.
Il seminario è rivolto a tutti i musicisti e danzatori (esperti e non) che desiderano, attraverso la conoscenza dell’ universo culturale e musicale africano ed un percorso tra i generi , sviluppare ed arricchire il proprio bagaglio tecnico e le possibilità della loro comunicazione artistico/ musicale. Gli incontri si terranno:
VENERDì 12 NOVEMBRE, dalle 18 alle 22;
SABATO 13 NOVEMBRE dalle 9 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 17.30;
SABATO 20 NOVEMBRE dalle 9 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 17.30;
VENERDì 19 NOVEMBRE dalle 18 alle 22.
I linguaggi espressivi del continente africano affondano le proprie antiche radici in concetti teorici e pratiche analitiche molto precise e particolari.
le performance e i virtuosismi degli artisti e dei musicisti di origine africana si reggono su sistemi, concetti e sensibilità percettive molto diversi da quelli sviluppati dal pensiero europeo.
L’ivoriano Jacques Honoré Djedje da molti anni si dedica ad una appassionata ed approfondita ricerca sui codici espressivi che caratterizzano queste tradizioni trasmesse oralmente nelle varie aree culturali africane con lo scopo di poterle condividere, senza tradirne il senso ed i contenuti artistici usando la simbologia, la scrittura musicale ed i metodi di insegnamento europei.
Jacques Honoré Djédjé è musicista, autore, compositore coreografo e poeta. Diplomato all’Istituto delle Arti di Abidjan, nella repubblica di Costa d’Avorio, prosegue la sua esperienza formativa ed artistica in Francia, dove si perfeziona e si distingue come ricercatore delle arti in via di estinzione, e dove ha la possibilità di collaborare con molti illustri musicisti ed artisti dei diversi continenti. Innamorato dei ritmi tradizionali poco conosciuti nella cultura occidentale, Nah Jay-Jay si ritira in spazi lontani dalla modernità per immergersi nell’antico patrimonio storico e culturale africano che sta scomparendo: proprio da esso trae i motivi d’ispirazione e suggestione per i suoi progetti artistici. Aperto ad ogni influenza e convinto assertore dell’universalità dell’arte, come testimoniano le sue opere, Nah Jay Jay non esita a lasciarsi guidare dal desiderio di trasmettere i risultati delle sue approfondite ricerche sui metodi e sui codici espressivi delle diverse forme artistiche del continente africano e di reinterpretarli usando gli strumenti contemporanei della civiltà europea.
Kemossiei Isaac, invitato in Italia con il sostegno dell’Ambasciata italiana in Costa d’Avorio, inizia la sua carriera musicale in ” LES VETERANS DE BOUAKE” e ” FAIDERBRE SELECTION”, due centri artistici del suo paese. Nel 1987 si iscrive al Conservatorio Nazionale di Musica poi nel 1990 all’Istituto Nazionale degli Arti della Costa d’Avorio. Da 1997 suona , registra e collabora con vari artistici africani, europei ed americani: KUSH, TANGARA SPEED GODA, KIYI M’BOCK,BONI GNAHORE, SCHEKINA, N’ZASSA, MARTINE CARRIERE, SCHRIEFL QUARTET, WOODY, BARABARA KANAME, JIM KAMSON. Attualmente docente a l’Istituto Nazionale degli Arti (INSAAC) della Costa d’Avorio, Kemossiei Isaac è collaboratore del bassista LINLEY MARTHE, l’attore e registra FARGAS ASSANDE, del batterista PACO SERY.
Insieme a loro collaboreranno Seydou Dao, per Djembé e Tumba e i “nostrani” Tiziano Bole (Chitarra), Eleonora Lana (Voce – Piano), Clarissa Durizzotto (Sassofono – Clarinetto), Giovanni Gregoretti (Basso).