La Scuola di Musica 55 / Casa della Musica di Trieste continua a scommettere su di un approccio didattico ben al di là dei limiti di convenzioni e generi. In questo senso, il workshop di didjeridu previsto per Domenica 1 Maggio dalle 16 alle 20 va inteso come l’ennesimo esempio di apertura a suoni alternativi pensata per gli amanti della musica tout court. Ovviamente senza scordare la qualità. A tenere il seminario sarà, infatti, nientemeno che Ondrej Smeykal, vero e proprio pioniere dello strumento. Il workshop prevede due modalità di partecipazione: quella rivolta a chi già possiede qualche nozione tecnica sul didjeridu, che potrà interagire pienamente con l’insegnante; e quella pensata per i semplici curiosi, con la sola possibilità di assistere al seminario.
In una vita dedicata al didjeridoo, Ondrej Smeykal ha saputo forgiare uno stile unico, introducendo tecniche esecutive e compositive assolutamente inedite. Una proposta originale che, dal fermento culturale della Praga post-comunista, si è imposta a livello globale, tanto che la sua attività performativa e didattica è oggi richiesta nelle maggiori manifestazioni tematiche del mondo. A livello compositivo, Ondrej spazia dalla techno naturale prodotta senza uso di campionatori, alla trance e all’ambient. Il tutto con i colori estremamente bassi che contraddistinguono il suo timbro, dovuti alle estensioni degli strumenti che suona: arrivando a superare i 4 metri di lunghezza, questi consentono, infatti, una gamma di suoni molto più ampia di quella concessa dai didjeridu classici.
I contenuti del workshop di Domenica 1 Maggio comprendono informazioni teoriche e pratiche su controllo avanzato del respiro, scansione ritmica, nonchè uso dell’apparato fonatorio nella produzione e variazione del suono.