Casa della Musica / Scuola di Musica 55 di Trieste accoglie con piacere venerdì 28 ottobre, alle 18.30, nell’Auditorium, lo Show Case di una giovanissima cantautrice che si annuncia come una vera promessa della musica d’autore italiana. Marnit è il titolo del CD, e porta semplicemente il nome di battesimo dell’artista. Marnit (che ha studiato per molto tempo alla Scuola 55) si serve, per questo primo lavoro, della collaborazione di Remo Anzovino (compositore e interprete pordenonese molto affermato nel panorama italiano, eccellenza dell’offerta musicale originaria della nostra regione) e del noto chitarrista e in questo caso anche produttore e co-autore Marco Anzovino.
Marnit Calvi (in arte più semplicemente Marnit) nasce a Trieste da una famiglia mitteleuropea. Dedica molti anni all’attività musicale in qualità di interprete, e i territorio regionale si segnala per diversi premi e molti consensi (tra i tanti grande è stato il successo di un progetto dedicato a Bruno Lauzi): in occasione di Bruno Lauzi in marilenghe (questo il nome del progetto) Marnit ha inciso su cd e si è esibita insieme al cantautore ligure che da subito l’ha apprezzata e sostenuta, dedicandole un brano e incoraggiandola nell’interpretazione e nella composizione.
Altre importanti collaborazioni, oggi nel pieno della loro creatività sono quelle con la famiglia Anzovino: prodotto dal chitarrista pordenonese Marco Anzovino, il cd Marnit ha per titolo semplicemente il nome di battesimo dell’artista. Contiene nove brani scritti da lei e da Marco Anzovino, con la collaborazione di Alberto Zeppieri nell’elaborazione di alcuni testi e del compositore Remo Anzovino nella scrittura di alcune parti musicali e negli arrangiamenti.
Un album sincero ed ispirato e ricco di suggestioni, dove la forte personalità di Marnit ed il suo talento poetico si intrecciano a melodie semplici eppure mai banali, a ritornelli di grande cantabilità, dove la musica è in gran sintonia con le “confessioni” dei testi. La vocalità europea della cantautrice triestina di origine tedesca si fonde perfettamente con il sound mediterraneo dei fratelli Anzovino. Il risultato è molto originale, ma soprattutto piacevole, fresco, leggero… e allo stesso tempo intenso e passionale.
Un album asciutto ed effervescente, che punta all’essenzialità, con un linguaggio che a tratti diventa cinematografico. Non a caso il brano Favole (che chiude il disco) è stato scelto per la colonna sonora del film Lost in Devil’s country del regista Matteo Corazza in uscita per la fine del 2011.
Prima di confluire nell’album, le nuove canzoni di Marnit hanno ben figurato in numerosi festival italiani dedicati alla musica d’autore (Biella, Endrigo, Donida, Lauzi, …) giungendo sempre nelle fasi finali di tali manifestazioni e sono state apprezzate alla XV edizione del Premio Randone 2011 dove la cantautrice si è esibita come ospite d’onore accanto a Tony Servillo, Adriana Asti, Sergio Fiorentini, Daniela Mazzuccato, Enrico Beruschi, Vittorio Matteucci …
A pochi giorni dalla sua pubblicazione, l’album ha portato a Marnit la prestigiosa Targa per Opera Prima alla 34a edizione del Premio Moret d’Aur, nell’ottobre 2011.