Il celeberrimo chitarrista degli Whitesnake, Doug Aldrich, nel corso della sua tournée europea si ferma a Trieste

Venerdì 2 marzo, alle ore 17 Aldrich è ospite a Casa della Musica per un Masterclass nei locali di via Capitelli.

Lo straordinario strumentista, da oltre vent’anni ai massimi vertici del rock e del metal internazionale, è un incredibile virtuoso delle sei corde: se la sua band lavora con in mente i miti universali dell’heavy come i Black Sabbath e i Van Halen, ma lui confessa di essersi formato con alle spalle la chitarra di Jimi Hendrix e Eric Clapton. Da decenni è testimonial delle più grandi case di produzione come Les Paul e Fender.

Sito ufficiale: www.dougaldrich.com

 

Informazioni sul master in Segreteria oppure scrivendo a info@scuoladimusica55.it

 

Chi è Dough Aldrich

Avvicinatosi alla chitarra sin da bambino, si trasferisce a Los Angeles dove sviluppa le prime esperienze in gruppo, e soprattutto, lavora duro alla propria tecnica e diviene un ottimo insegnante (esperienza che, dice lo stesso Doug, gli ha permesso di crescere ed entusiasmarsi sempre di più alla sua musica).
Lion, Hurricane, House of Lords sono le prime band nelle quali ha suonato, mentre nei primi anni Novanta è la volta dei Bad Moon Rising, con i quali ha girato tutta l’Europa, ma anche parte dell’Asia e il Giappone e ha conosciuto il produttore di Queen, Rainbow e Whitesnake.

A questo stesso periodo risalgono i suoi primi album da solo, “High-centered” e “Electrovision” e i primi, fondamentali esperimenti di ricerca sul suono: si avventura in questo periodo in nuove tecniche compositive e in esperimenti che volevano trascendere ogni possibilità strumentale della chitarra, usando pedaliere con tantissime possibilità e combinandole tra di loro.

Oltre ad essere testimonial di un’incredibile numero di tipologie di chitarre (da Gibson a Telecaster e Stratocaster), lo stesso avviene con gli amplificatori. Il “suo” primo amplificatore (Spewy!)risale al 1981 e a tutt’oggi è ancora usato in studio e live, con tutte le modifiche apportate nel corso degli anni.

Oggi Doug spazia dal jazz al blues classico fino al rock contemporaneo.

Dal 2001, con Ronnie James ha fatto parte dei Dio e ha scritto i brani migliori che hanno portato al massimo successo la band. Nel 2002, durante una tournèe è stato chiamato sul palcoscenico da Steve Morse dei Deep Purple per suonare assieme “Smoke on the water”.

Una data cruciale per Doug è il 2003, quando David Coverdale lo coinvolge per rifondare gli Whitesnakes. Cominciano la loro strabiliante attività, e nel 2004 il DVD live “Live In The Still Of The Night” raggiunge le vette di tutte le classifiche e diventa, nel 2006, il miglior DVD secondo il Classic Rock Magazine inglese.

Da quel momento la collaborazione tra David e Doug comincia a essere sempre più fruttuosa e a regalare i migliori dischi, come “Live In The Shadow Of The Blues” (2006) e il più classico e noto degli album degli Whitesnakes del 2007 “Good To Be Bad”.