Martedì 23 ottobre alle 18.30, Casa della Musica / Scuola di Musica 55 di Trieste (via Capitelli, 3) apre le porte a un’arte pittorica “speciale” e accoglie le opere di Boris Zulian, dedicate al compositore triestino Pavle Merkù. “Si può dipingere la musica? Omaggio a Pavle Merkù” è il tema della mostra che, in occasione del vernissage, ospita anche il video “Alba” con musiche dello stesso Merkù, presentato dai due autori, Roberto De Denaro e Andro Merkù. Agli ospiti si unisce l’intervento di Tommaso Bisiak.

 

Pavle Merkù è un compositore italo-sloveno (classe 1927) molto amato nel capoluogo giuliano, come in tutta la nostra regione  e la vicina Slovenia, e ha segnato con la sua opera il Novecento storico mitteleuropeo. Inizia la sua produzione negli anni Quaranta, seguendo il diffuso stile tardo romantico, per avvicinarsi poi in modo netto al neoepressionismo di derivazione berghiana e poi ancora alla dodecafonia condivisa con Dallapiccola e la Seconda Scuola di Vienna. Anche i colori dell’espressionismo russo fanno parte del suo repertorio tardo, né manca di adottare nuove tecniche strumentali della musica tardo novecentesca.

Uomo di grande cultura (laureato in filologia a Lubiana e in Lettere a Roma), è violinista oltre che compositore, e ha lavorato come docente e giornalista di grandissimo spessore. Il suo interesse per l’etnomusicologia l’ha reso uno tra i maggiori studiosi nel campo: è suo il monumentale trattato “Le tradizioni popolari degli sloveni in Italia”, frutto di molti anni di ricerca. Anche musicalmente – Merkù è autore molto prolifico – ha lasciato numerose opere dedicate ai melos delle sue terre, riservando grande attenzione alla musica corale e vocale. Ha scritto anche opere liriche, radiofoniche, concerti e musica da camera. Nel 1971 ha vinto il premio della Fondazione Preseren di Lubiana e dal 1985 è membro corrispondente dell’“Accademia delle Arti e Scienze” di Lubiana.

È l’arte del triestino Boris Zulian che sceglie la trasposizione visiva della musica e dell’anima compositiva del grande Merkù: Zulian è tra i nomi di rilievo dell’arte italo slovena e sin dagli anni Settanta, insieme ad altri artisti triestini, si è impegnato con diverse iniziative collettive a sviluppare nuovi linguaggi e a sperimentare la massima apertura artistica e creativa (ha creato il GRUPPO U – ustvarjalci-creatori – con gli artisti triestini Kozman, Švara, Vecchiet, Volk e Žerjal, poi Circolo Operatori Multimediali D.Z.L, dal 2004 rinominato Circolo Artistico KONS).
La sua arte (preferibilmente pittura, ma anche acquaforti, litografie serigrafie) ben incorpora l’opera del compositore italo-sloveno con il suo piglio tipico, aspro e crudo, inconfondibilmente scarno e tagliente.

Un altro omaggio al maestro è il video “Alba” (con le musiche di Merkù stesso), presentato da Roberto De Denaro e Andro Merkù in occasione dell’inaugurazione della mostra, che vede anche la gradita partecipazione di Tommaso Bisiak.

La mostra rimane aperta dal 23 ottobre al 10 novembre 2012, tutti i giorni dalle 9 alle 20 (giorno di chiusura: domenica).

 

Immagine allegata: © Borut Krajnc