È un’affermazione in odore di luogo comune quella che vuole Domenico Modugno capostipite della canzone d’autore italiana: ma certi luoghi comuni, come certi proverbi, sono innegabilmente veritieri. La storica realtà editoriale dedicata alla musica italiana L’Isola, ha scelto Mirco Menna, cantautore e frontman tra i più talentuosi degli ultimi anni, per portare in scena il repertorio dell’artista che più di ogni altro ha cambiato in Italia il modo di intendere la canzone. Le due ore di spettacolo “Tu si ‘na cosa grande. Riconoscimento a Modugno“, diventano adesso – dopo una fortunata tournée in varie città italiane – un disco live (prodotto proprio dall’etichetta ‘Isola della musica italiana’). Un progetto che coniuga al meglio la vena cantautorale con il teatro-canzone, l’anima della musica popolare con lo spessore che Modugno ha sempre utilizzato nei testi: non a caso ha collaborato con personaggi come Pier Paolo Pasolini e Salvatore Quasimodo.

 

Mirco Menna ha scelto la Casa della Musica di Trieste per la registrazione del live del disco, che sarà realizzata nel corso del concerto in programma giovedì 29 maggio alle 21.00.
Sono aperte le prevendite per la serata (tel 040.307309): il biglietto è fissato a 10 €, ma per chi volesse anche prenotare in anticipo una copia del disco, partecipando così al “crowdfunding” lanciato per la sua realizzazione, il biglietto è di 15€.

 

Non è casuale la scelta di Trieste: oltre alla riconosciuta professionalità dell’Urban recording studio di Casa della Musica, il cantautore bolognese ha voluto tornare nella nostra città anche per il rapporto artistico che lo lega a Trieste e alla regione: insieme alle presenze in questi anni al festival Lagunamovies di Grado, al Festival internazionale “Trieste Poesia”, al Mittelfest con il Parto delle Nuvole Pesanti – di cui è stato a lungo front man- o la collaborazione con Andrea Segrè e Massimo Cirri per lo spettacolo Spreco, Mirco è anche co-autore del brano “Buonanotte Rossana”, sulla musica originale di Lelio Luttazzi, portata al successo dalla cantante Simona Molinari.

 

Tu si ‘na cosa grande” attraversa il repertorio di Modugno con uno sguardo personale e capace di enfatizzarne le indimenticabili melodie con piglio sanguigno e allo stesso tempo raffinato. L’amalgama musicale dal forte impatto visivo e sonoro, che negli arrangiamenti lascia spazio a curatissimi dettagli e sfumature, rende questo firmato da Mirco Menna uno dei più riusciti riconoscimenti a Mimmo Modugno degli ultimi anni. “Modugno mi piace – spiega il cantautore bolognese di origini siculo/campane – per una certa vicinanza di carattere, fin da piccolo, da parte di padre (il mio). Lo ho sentito cantare presto, si è messo lì nel posto del carattere e non è andato più via”. La scelta di Modugno è di straordinario interesse artistico non solo per la sua figura di iniziatore di una tecnica, ovvero prototipo dell’artista che canta ciò che compone, quanto per l’attorialità intrinseca alle canzoni e per la ricchezza lirica (comica, ironica, romantica, tragica, appassionata…). Modugno, insomma, non assomiglia a nessuno, è capostipite, architrave per un nuovo modo, tenacemente italico, di scrivere e soprattutto interpretare le canzoni.

 

A fianco della notevole voce di Mirco Menna e della sua chitarra, sono chiamati sul palco alcuni tra i più quotati musicisti dell’area emiliana: alla batteria e percussioni Roberto Red Rossi (Ray Mantilla, Arcoiris, Rosalia De Sousa), al violoncello Enrico Guerzoni (Finardi, Banditaliana, Zucchero) e alla tromba e tastiere Maurizio Piancastelli (Mingardi, Stadio).

 

Mirco Menna è stato di recente ospite al Salone del libro di Torino con la sua opera prima “118 frammenti apocrifi” (Ed. Zona), un caso strepitoso di fregolismo letterario per 118 frammenti tra novelle, aforismi, dialoghi, monologhi, brani comici o drammatici. Il giorno dopo il concerto, venerdì 30 maggio, il libro viene presentato alle 19.30 al Caffè San Marco.